Cos'è sarah scazzi omicidio?

Sarah Scazzi, di soli 15 anni, è stata vittima di un omicidio avvenuto il 26 agosto 2010 a Avetrana, in provincia di Taranto, Italia. L'omicidio ha suscitato un forte sgomento nell'opinione pubblica nazionale ed è diventato uno dei casi più discussi e seguiti dalla cronaca italiana.

Sarah Scazzi è stata uccisa da sua cugina Sabrina Misseri, all'epoca 16enne, figlia di Cosima Serrano (moglie del fratello di Sabrina) e nipote di Cosima Serrano (la madre di Sarah). La ragazza è stata strangolata nella casa dei Misseri, dove era diretta per incontrarsi con Sabrina.

Il corpo di Sarah è stato ritrovato nella sera del 26 agosto 2010, dopo oltre un mese di ricerche. Inizialmente, l'omicidio è stato inizialmente trattato come una scomparsa e la cugina Sabrina ha partecipato attivamente alle ricerche per la sua presunta scomparsa, dando origine a un coinvolgimento e una copertura mediatica significativa.

Tuttavia, le indagini hanno portato alla svolta quando sono emerse le dichiarazioni contrastanti e poco credibili di Sabrina Misseri. In seguito a interrogatori pressanti da parte degli inquirenti, la giovane ha confessato di aver ucciso Sarah.

Sabrina ha affermato di aver ucciso Sarah in seguito a una lite per motivi futili, in cui l'incidente si sarebbe trasformato in un omicidio intenzionale. In particolare, avrebbe strangolato Sarah con le mani nel tentativo di farle paura, ma la situazione è sfuggita di mano.

Il processo per l'omicidio di Sarah Scazzi ha avuto inizio nel 2011 e si è concluso nel 2014, con la condanna di Sabrina Misseri a 16 anni di reclusione, mentre la madre di Sabrina, Cosima Serrano, è stata condannata a 14 anni per concorso in omicidio volontario aggravato.

L'omicidio di Sarah Scazzi ha suscitato molte polemiche e dibattiti sulla responsabilità e sul coinvolgimento di altre persone nell'omicidio. La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico e sociale, contribuendo anche a sollevare numerose questioni sulla sicurezza e sul ruolo della giustizia nella società italiana.